Tappa 2 | Parco di monte Sole – Grizzana Morandi – Montacuto Ragazza
“Sarebbe l’ora di svegliarsi!!!”
La voce di capo Bruno si fa sentire intorno alle sette del mattino, ma l’aria è già bella frizzante. E non passano due minuti che tutti son già in piedi, pronti per vestirsi e iniziare una nuova giornata. Tappa impegnativa quella di oggi, con più 15 chilometri dal parco di monte Sole fino a Montacuto Ragazza, passando per Grizzana Morandi.
Tanti chilometri quindi colazione abbondante: e magari penserete a una carica di 15 persone che si avventa sul buffet tra latte, biscotti, the e dolci. E invece tutto si svolge in maniera più che ordinata, con i ragazzi che, con la massima tranquillità, chiedono alla gentile signora della cucina se possono prendere – magari – un biscotto in più, un altro po’ di latte, una bustina di zucchero.
Dopo una “robusta” colazione, tutti pronti per partire: foto di gruppo di rito davanti al Poggiolo e via, di buona lena verso la strada. Almeno fin quando Amadou non esce con: “Ehm, scusate… scusateeeeee! Filippo, Filippooooo!”. Ebbene sì, tranquillamente sotto la veranda dell’albergo ecco Filippo, a farsi il suo bel giretto.
Niente paura: il gruppo in un momento si ricompatta, si rimette in posizione per una nuova foto di gruppo (stavolta non manca veramente nessuno) e via verso Grizzana Morandi con Marcello, un nostro nuovo amico e una guida straordinaria, che ci porta alla scoperta dei sentieri e delle strade verso il paese della montagna bolognese.

Marcello, oltre ad essere nostra guida, è anche trascinatore dei Biasanot, quello stesso gruppo di balli folkloristici che ieri ci ha allietato tra gighe, quadriglie e galoppe. Assieme alla moglie ci accompagnano tra mille chiacchiere e tante risate. Non può mancare un’altra foto di gruppo all’oratorio di Tudiano, bellissima costruzione romanica del XIII secolo dipinta interamente di rosa, perché – ci dice Marcello – in quella zona prima veniva pitturate tutte di questo colore.


In un battibaleno – ma così veloce che tutti si stupiscono – arriviamo al Municipio di Grizzana Morandi, e lì parte la festa: dopo aver cantato l’inno del sentiero Blu, “Tingiamo tutto di blu”, di fronte al palazzo e aver ballato un altro bel ballo assieme a Marcello e alla moglie, arriva un altro momento gastronomico, con un buffet offerto dal Comune per i nostri ragazzi. E come erano buoni quei dolci!!! 🙂
Veramente una gran bella accoglienza, siamo stati veramente bene in quel di Grizzana!
Dopo il pranzo (che tutto può dirsi tranne che frugale) riprendiamo la strada verso Montacuto Ragazza, nostra meta di arrivo per quest’oggi: ancora rivediamo negli occhi di Jessica (non certo un’appassionata di vette e cime) le salite “impervie” che abbiamo dovuto affrontare, superate però da tutti con grande slancio. A tal punto che Domenico, nostra nuova guida per la seconda parte del percorso, ci dice: “Ma perché non facciamo una deviazione e non andiamo a visitare anche Tavernola?”. Detto, fatto: in fondo, cosa volete che sia un chilometro in più? Certo, se non fosse stato con un bel pezzo di discesa all’andata e quindi una bella salita al ritorno sarebbe stato meglio, ma ci è molto piaciuto l’antico borgo in cui prima sorgeva il vecchio comune di Grizzana.

Lasciata alle spalle la deviazione, si riparte con il cammino sulla strada verso Montacuto, dove ci accoglie una piacevole sorpresa: a poche centinaia di metri dall’arrivo, un anziano e paffuto signore ci saluta offrendoci una vera prelibatezza, il succo di mela rosa dell’appennino bolognese. Non si finisce mai di scoprire le bontà enogastronomiche del territorio.

La spremuta di mela ci rifocilla non poco e possiamo arrivare in grande tranquillità all’amena casetta di Montacuto Ragazza dove dormiremo questa notte. In vero stile “spartano”, con sacchi a pelo e materassini.
